SLOT MOB a Reggio Emilia

19 Feb SLOT MOB a Reggio Emilia

22 febbraio 2014 – lo Slot mob a Reggio Emilia
Si è tenuto sabato 22 aprile, in un clima molto festoso, il 30° slot mob italiano organizzato per l’occasione nella città di Reggio Emilia. Molti reggiani hanno scelto di partecipare alla manifestazione organizzata dal Centro Sociale Papa Giovanni XXIII e dal Movimento dei focolari.

SLOT MOB a Reggio Emilia

La manifestazione ha avuto inizio alle 16 davanti alla sede del Municipio; qui Matteo Iori, presidente della Papa Giovanni XXIII, ha sottolineato l’impegno del Comune di Reggio Emilia sul gioco d’azzardo, impegno che nel 2004 ha portato all’apertura dell’Azzardopoint, il secondo aperto in Italia dopo Roma. Dopo Iori è stato il turno dell’Assessore comunale Franco Corradini che ha rimarcato l’impegno del Comune che ha stabilito che nel nuovo regolamento per la gestione dei Centri Sociali sia chiaramente indicato che entro il 2015 dovranno essere tolte le slot dai locali.

Iori ha poi elencato le molte adesioni ricevute per lo slot mob: Ancescao, ARCI Reggio Emilia, Associazione “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII”, Associazione “Arte in Gioco”, AUSL di Reggio Emilia, Azione Cattolica, Ceis, Cgil, Cisl Fnp Reggio Emilia, CoLoRe, Comune di Reggio Emilia, Consorzio “Oscar Romero”, Coop. Soc. “Il Girasole”, Coop. Soc. “Libera-Mente”, Federconsumatori, “Il quinto colle”, LabDem Re, La Gabella, Libera, Mag 6, Movimento dei focolari, Zon@civica.

La manifestazione è poi proseguita attraverso due tappe in due bar che hanno scelto di aderire al manifesto etico contro il gioco d’azzardo non installando le slot. Nei due bar, la Trampa Sotto Broletto e il Blanq di Via Farini sono stati affissi i loghi “Gioco d’azzardo? No grazie”.

Al bar blanq

Affissione del logo

Il corteo ha poi proseguito fino al Catomes Tot di Piazzale Fiume nel quale c’è stato un approfondimento specifico sul tema. Qui Antonietta Centoducati ha letto la storia scritta da due giocatori patologici e il drammatico sfogo della moglie di un dipendente dal gioco. Poi Matteo Iori ha fatto una relazione sul gioco d’azzardo e ha sottolineato il fatto che a fronte della crescita di questo settore, passato dai 24 miliardi di euro spesi nel 2004 agli 88,5 spesi nel 2012, sempre più persone si sono rovinate nel gioco d’azzardo e la maggior parte di queste, sulle 749 che sono state accolte in questi anni dalla Papa Giovanni, erano proprio dipendenti da slot machine. E’ poi stato il turno degli esercenti che hanno scelto concretamente di togliere o non installare le slot dai bar: hanno sottolineato la necessità di una scelta etica che, nonostante si riveli economicamente perdente per la loro attività, è una diventata una scelta obbligata dopo aver visto tante persone rovinarsi al gioco d’azzardo.

E’ stata una giornata partecipata e finalizzata a promuovere una riflessione critica e sottolineare l’importanza dei giochi socializzanti che spesso nei luoghi aggregativi sono stati sostituiti da giochi d’azzardo. Lo Slot mob si è concluso con un aperitivo al Catomes Tot: un modo concreto per promuovere un consumo critico privilegiando i luoghi che, a discapito delle proprie economie, hanno scelto di non offrire proposte di gioco d’azzardo all’interno del proprio esercizio commerciale.