Inaugurata la nuova comunità ALDA MERINI

06 Ott Inaugurata la nuova comunità ALDA MERINI

Aperta la nuova struttura per accoglienze a “doppia diagnosi”

E’ stata inaugurata il 29 settembre, alla presenza del Vice Sindaco Matteo Sassi e del Direttore Generale dell’AUSL Fausto Nicolini, la nuova struttura per Doppia Diagnosi “Alda Merini”. In tutta l’Emilia Romagna esistono solo due strutture per l’accoglienza di persone che oltre ad una diagnosi di tossicodipendenza hanno una diagnosi legata a disturbi  psichiatrici; una è a Piacenza per l’accoglienza di 15 persone, l’altra è appena stata inaugurata a Reggio Emilia: è la struttura “Alda Merini” che accoglie fino a 12 persone di entrambi i sessi. La gestisce l’Associazione Onlus “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII”, che già da tempo ha iniziato a lavorare con persone in doppia diagnosi. Aprire una struttura di questo genere a Reggio Emilia significa decidere di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”, siamo in un periodo in cui ci è particolarmente difficile pensare a nuovi investimenti e nuovi impegni, ma in questo caso ci siamo sentiti quasi in dovere di farlo sia per rispondere alle esigenze dei Servizi pubblici con cui da anni lavoriamo in forte collaborazione, che per dare una risposta a tutti coloro che non avrebbero altrimenti trovato soluzioni adeguate alle loro necessità.

Per questi motivi la Papa Giovanni oltre ai 24mila euro annui di affitto ha sostenuto in proprio tutta la ristrutturazione della sede di Via Sassi a Canali di Reggio Emilia con quasi  200mila euro per renderla adeguata all’accoglienza di utenti particolarmente complessi. Ma l’investimento non è stato solo strutturale, l’equipe di “Alda Merini” è multi-professionale: oltre agli Educatori Professionali, c’è lo Psichiatra, l’Infermiera, chi si occupa degli Atelier e chi è ingaggiato per seguire i pazienti sul territorio.

In attesa di completare i lavori di ristrutturazione della sede, la Papa Giovanni da alcuni mesi ospitava le persone in doppia diagnosi presso la comunità di Villa Sesso. I dati delle persone che abbiamo accolto nei primi 8 mesi dell’anno sono incoraggianti: il 26% degli utenti sono stati donne e il 74% uomini, il 52% delle persone aveva almeno 39 anni, ma non è mancato chi aveva un’età inferiore ai 24 anni (il 9 % del totale), il 100% delle persone accolte era della provincia di Reggio Emilia, il 22% era alla prima esperienza di residenzialità in comunità, il 52% sta proseguendo il percorso ad “Alda Merini” mentre il 48% è già stato dimesso. Cosa particolarmente positiva è il fatto che nonostante la permanenza in struttura sia libera (nessuno è obbligato a restare contro la sua volontà) nei primi 8 mesi del 2014 non c’è stato nessun abbandono e neppure nessuna espulsione.

Alla base della nostra accoglienza ci dev’essere la professionalità, ma il fulcro del nostro lavoro e ciò che ci permette di creare un rapporto vero e profondo con le persone sono l’ascolto,  l’empatia e la fiducia nella possibilità di cambiare. Non a caso abbiamo scelto di creare un grande murales nella sala di Alda Merini con una sua poesia, che cita: “Lo splendore è in voi, non svanisce mai, perché sapete che può ritornare il sole, dopo il buio ancora il sole”.

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Nicolini Iori Murales

 

Alda Merini