STRUTTURE

centro accoglienza straordinaria migranti – cas Reggio Emilia

CAS Migranti

utenza

Richiedenti protezione internazionale e temporanea (Ucraina) in stato di indigenza. L’accoglienza termina con la fine dell’iter legislativo o in caso di superamento dei requisiti economici. Questo significa che il reddito personale per il 2024 non deve superare i 6.947,33 euro annui, mentre il reddito familiare deve essere inferiore a 13.894,66 euro. Se una/un beneficiari* supera questi limiti di reddito durante il periodo di accoglienza, è tenuto a dimettersi volontariamente dal progetto. In caso contrario, la Prefettura può revocare le misure di accoglienza e richiedere un’ingiunzione di pagamento. 

committente

Prefettura di Reggio Emilia. Il CAS è gestito in RTI (capofila: Consorzio Oscar Romero)

luogo

Sede Ufficio
Via Dal Verme, 8

Sedi operative
21 appartamenti nel Comune di Reggio Emilia e 16 appartamenti nella provincia di Reggio Emilia. 

obiettivi/finalità del progetto:

Si promuove l’accoglienza diffusa in appartamenti (destinati a uomini singoli, donne o nuclei familiari) per migliorare il benessere delle/degli ospiti e dalla comunità. L’accento è posto su orientamento legale, integrazione scolastica e professionale, e sostegno nella vita quotidiana. Con un calo degli ingressi (-65% rispetto al 2023) quindi delle persone neo arrivate sul territorio che necessitano di maggiore attenzione da un punto di vista sanitario, il focus è stato sull’integrazione e sul supporto psicologico incrementando la sinergia fra l’equipe di lavoro, le/gli operator* legali e la psicologa. Si è investito in reti territoriali per rispondere a bisogni specifici a vulnerabilità emerse. 

Molte dell’attività si avvalgono della mediazione linguistico/culturale. 

numeri rilevanti del 2024

Nel 2024 sono state accolte complessivamente 264 persone (226 uomini e 38 donne), fra queste 21 minori accompagnati. Gli ingressi nel 2024 sono stati 62 e le dimissioni 71.

Tra le persone accolte le provenienze sono state il Bangladesh, Pakistan, Ucraina, Egitto e Tunisia, seguite da Burkina Faso, Benin, Mali, Nigeria, Siria, Guinea, Camerun, Senegal, Ghana, Costa d’Avorio, Gambia, con una sola persona proveniente da Moldavia, Ciad, Marocco e Russia. Tutte le persone neo-arrivate ricevono un orientamento di primo ingresso che spiega le finalità e il funzionamento del progetto, le opportunità così come il regolamento all’interno degli appartamenti.

Inoltre nel corso del 2024 sono stati erogati 50 orientamenti legali per chiarire le procedure relative alla richiesta di protezione internazionale,77 compilazioni di C3 per formalizzare le richieste di protezione presso la Questura, 44 preparazioni alla Commissione territoriale, con 31 esiti notificati dalla stessa, 57 screening psicologici e 151 colloqui psicologici, di cui 18 beneficiari hanno effettuato più di 3 incontri e 10 solo uno. 

note

Difficoltà ad accedere al mercato dell’affitto una volta terminato il progetto di accoglienza anche per chi ha un lavoro e un reddito stabile. Molte delle persone uscite dal percorso di accoglienza impossibilitate ad avere un contratto regolare sono costrette ad affittare camere o posti letto senza contratto. Per rinnovare il permesso di soggiorno viene richiesta una residenza o un domicilio. Questo alimenta ulteriormente il mercato nero in cui si inserisce la compravendita del domicilio e della residenza.  Anche per questo alcune delle persone dimesse rimangono in permanenza negli appartamenti CAS senza più i requisiti.

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