
utenza
utenti maggiorenni che presentano disturbo da gioco d’azzardo.
Capienza: 15 utenti
Orario: Struttura residenziale aperta per le 24 ore
Tempo medio di permanenza: 2 settimane/6 mesi
luogo e contatti
Via per Festà 1, Marano sul Panaro (Modena)
Telefono: 059703006
Cellulare: 3271270214
Mail: festa@libera-mente.org PEC: festapg23@pec.it
Responsabile ingressi: Luca Righi 392 257 6299 (dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 17:00)
Direttrice sanitaria: Cristina Mascolo 329 670 7294
obiettivi/finalità del progetto:
Obiettivi generali
Accoglienza ed osservazione
Formulazione di programmi di intervento personalizzati, in accordo con i servizi invianti
Trattamento terapeutico ed educativo
Rieducazione alla gestione del denaro
Gestione degli aspetti legati alla dipendenza da gioco
Tutela dello stato di salute
Promozione di risorse ed autonomie residue
Promozione di processi di socializzazione adeguati
Interiorizzazione di uno stile di vita responsabile e in condizione di astinenza dal gioco d’azzardo
Il percorso si articola in 2 fasi, declinate da progetto individualizzato recante bisogni e richieste dell’utente e del servizio inviante. Dopo un breve periodo di osservazione/accoglienza, segue la fase del trattamento psico-educativo che si conclude con le dimissioni e conseguente reinserimento sul territorio d’origine. Il periodo di osservazione e accoglienza permette di individuare il processo di condivisione che permetterà di articolare in modo più approfondito il percorso individuale di trattamento. Il trattamento residenziale è prioritariamente finalizzato a riacquistare la propria capacità relazionale ed emotiva e a sospendere le pratiche distruttive e auto-distruttive messe in atto durante la fase acuta della dipendenza.
Obiettivi specifici
Presupposto di base del programma terapeutico è che le persone con disturbo da gioco d’azzardo non necessitano di lunghe degenze residenziali, ma di ricoveri brevi e specialistici.
Il percorso si articola in 2 fasi, declinate da progetto individualizzato recante bisogni e richieste dell’utente e del servizio inviante.
Dopo un breve periodo di osservazione/accoglienza, segue la fase del trattamento psico-educativo che si conclude con le dimissioni e conseguente reinserimento sul territorio d’origine.
Il periodo di osservazione e accoglienza permette di individuare il processo di condivisione che permetterà di articolare in modo più approfondito il percorso individuale di trattamento. Il trattamento residenziale è prioritariamente finalizzato a riacquistare la propria capacità relazionale ed emotiva e a sospendere le pratiche distruttive e auto-distruttive messe in atto durante la fase acuta della dipendenza.
Personale impiegato: direttrice sanitaria/direttrice area, responsabile di sede, equipe educativa, psicologo-psicoterapeuta, consulente su tematiche finanziarie.
committente e altre info
Committente Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche del territorio nazionale
Autorizzazione al funzionamento del comune di Marano sul Panaro – area servizi alla persona – Iscrizione All’albo Regionale degli Enti Ausiliari – Accreditamento Istituzionale
Retta: Regione Emilia Romagna 82,71 euro. Interamente a carico dell’AUSL di residenza.
Modalità di accesso: invio da parte dai Servizi per la Dipendenze Patologiche del territorio nazionale
numeri rilevanti del 2024
La struttura ha accolto complessivamente 44 utenti, di cui 38 uomini e 6 donne.
La fascia di età più rappresentata è quella di utenti che hanno più di 39 anni (63,6%).
Sono stati registrati oltre 260 colloqui psicoterapeutici e oltre 470 attività di gruppi educativi e terapeutici. Al 16% degli utenti ospiti è stata offerta un’attività di consulenza economica approfondita per situazioni di sovraindebitamento.
Il 90% dei dimessi ha concluso positivamente il percorso. Il 42% degli utenti in dimissione ha proseguito il percorso con un trattamento a minore intensità educativa.
note
Nel 2024 è stato introdotto un gruppo settimanale di arteterapia, condotto dall’educatrice e arte-terapeuta in formazione Ilaria Ricchi, per offrire ai pazienti uno spazio di espressione e relazione.
Il setting, con regole specifiche, garantisce protezione e libertà espressiva, permettendo ai partecipanti di esplorare emozioni senza il vincolo della parola. Dopo un anno, l’équipe terapeutica ha riscontrato risultati positivi: riconnessione emotiva, scoperta di capacità espressive e stimolazione del potenziale trasformativo.
Il progetto si è concluso con una mostra all’evento Màt, sensibilizzando sul tema della dipendenza da gioco d’azzardo e valorizzando l’arte come strumento di cura.